Angelo
Tronca: il moderno Don Chisciotte
Negli
ultimi giorni ad una delle vostre amate Readers è capitato di fare
un viaggio. Un viaggio di piacere che si è trasformato in uno di
quei fantastici momenti in cui l'arte ti inonda, quasi
inaspettatamente. Ha vissuto il teatro, conoscendo sfaccettature di
esso solitamente nascoste. In fondo è questo il pregio di essere a
stretto contatto con degli attori. Non ha solo gustato uno spettacolo
(ed è doveroso consigliare vivamente questo “Cyrano de Bergerac”
di Jury Ferrini), ha conosciuto altri attori, ha visto, assistendo a
delle prove, come nasce e si costruisce uno spettacolo e il lavoro
dei suoi artefici e ha potuto capire come questi vivano la loro
particolare quanto fantastica professione.
La Reader in questione
ammette di esser rimasta incantata da tutto ciò; è stato come
toccare l'arte con mano e, per chi la ama, sono belle emozioni.
Alla
stessa è poi capitato, per caso, di leggere un libro nuovo. Nulla di
strano considerando i soggetti in questione. Se non fosse che questo
libro l'ha colpita, che è scritto da uno degli attori conosciuti e
che, cosa molto spesso desiderata dai lettori, è stato possibile
chiedere all'autore cosa si celasse dietro quel libro. Tornata in
patria la prima Reader, come di consueto, non ha resistito nel
prestare lo stesso libro alla sua fida compagna di lettura. Le
Readers a volte divergono nei gusti, ma questa volta hanno concordato
nell'apprezzare il testo. E la diretta conseguenza è scriverne.
Si
chiama “Don Chisciotte amore mio”, l'autore è Angelo Tronca,
giovane attore torinese.
Si presenta come un testo teatrale, ma
attrae subito la particolarità tanto delle battute quanto dei
personaggi. Lo si capisce già dal titolo, il testo rimette in scena
personaggi decisamente noti: Don Chisciotte e Sancho Panza.
Verrebbe
da pensare ad una rivisitazione del celeberrimo testo di Cervantes,
ma è tutt’altro.
In un luogo senza tempo e senza spazio, davanti
ad un’improbabile platea di bambini(decisamente non casuale), è
difficile capire se a scambiarsi battute siano i due attori o i loro
personaggi. C’è una storia che il lettore vivrà non attraverso la
narrazione o le battute dei personaggi, quanto più attraverso
l’artificio, il teatro. Diventa quest’ultimo il vero
protagonista.
Gli attori parlano quasi sempre, si scambiano battute
brevi ma incisive, a volte decisamente divertenti, con le quali
trasmettono allo “spettatore” l’idea stessa del teatro.
Inventano, vivono e “costruiscono” una storia.
Leggendolo vi si
troverà ben poco della storia di Don Chisciotte. Di lui c’è solo
la sua principale caratteristica: una sorta di follia, piuttosto un
modo diverso di concepire la vita. E’proprio Angelo a raccontarci
cosa lui stesso abbia voluto farne dell’originale Don Chisciotte:
“Ho preso i personaggi e li ho catapultati nella modernità, senza
dimenticare l’eroismo di Don Chisciotte”.
Un eroe non è soltanto
chi sfida mostri e salva belle fanciulle, ma quello che sa sfidare la
propria debolezza, senza nasconderla e mostrando la volontà di
superare i propri limiti.
Le parole dell’autore lo fanno capire
chiaramente :” Perché ad essere Superman sono tutti bravi: con la
forza di mille uomini, i raggi laser dagli occhi e la capacità di
saper volare praticamente tutti possono diventare degli eroi.
Tutt’altra vita si consuma mostrandosi fragili alle intemperie,
senz’altro scudo se non la propria volontà; questo è il vero atto
eroico. Non aver timore del timore.”
Ammettiamo che recensire un
testo così particolare non è decisamente facile. Si legge tutto
d’un fiato, fa sorridere molto spesso, ma lascia un segno. Fa
riflettere il testo del Tronca, ognuno può trovarci la sua verità.
Non possiamo che consigliarlo, leggerlo è l’unica cosa che
possiate fare.
The Readers
Titolo: Don Chisciotte amore mio
Autore: Angelo Maria Tronca
Pagine: 100
Editore: Genesi Editore
Citazione preferita: <<DON CHISCIOTTE:"...Perchè il mio cuore è stato fatto col colore rosso, per disubbidire ai limiti di velocità.">>
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